Vestire “casual”, cioè in modo informale e comodo, non soltanto nel tempo libero, ma a scuola e anche nei luoghi di lavoro, è ormai quasi universalmente accettato.
I Jeans non sono l’unico prodotto, è ovvio, ma sono la base che ha trascinato lo sviluppo del Casual.
La parola “Jeans” altro non è che la storpiatura dell’antico termine “Jeane” oppure “Jannes” utilizzato in francese per nominare la città di Genova e dalla conseguente inglesizzazione della parola. I “genovesi” furono pantaloni indossati anche da Giuseppe Garibaldi e da molti dei suoi soldati (i “garibaldini”) nella spedizione dei Mille,
Pantalone di origine umile, da marinaio, da minatore, da cow-boy, da soldato, da operaio, il Jeans è diventato un fenomeno di massa negli anni ’60, reinventandosi più volte, nelle forme e negli stili,
Negli anni ’90 arrivano in Europa (non negli USA) i Jeans strappati, scuciti, sdruciti, bucherellati, con toppe, che danno l’impressione di pantaloni “vissuti” o addirittura “vintage”,
Il Jeans e il Casual si sono estesi così sempre di più a una clientela non solo giovanile, e non solo maschile.
Il cosiddetto cosiddetto “Jeanswear” abbraccia ormai molti prodotti camicie, giubbotti, gonne, cappelli, borse, scarpe.
Non a caso i negozi di abiti Casual costituiscono un fenomeno che nel difficile panorama dell’abbigliamento non conoscono crisi.
https://www.genesis.it/prodotto/avviare-e-sviluppare-un-negozio-di-abbigliamento-casual-jeanseria